Sceneggiatura 7,5: il promettente soggetto endawalshiano trasportato adeguatamente in metafora visiva di corridoi shininghiani (o darkwateriani) e stanze di pedofilia e violenza, il trapasso si perde in sfumature secondarie che dipanano troppo la matassa.
Scenografia 6,5: Chalk Farm il contraltare camdeniano al posh notoriomente di moda, gli interni curati di letti dorati e pareti verdi, personaggi di pongo e telecamere televisive.
Cast 6: la bocciatura è senza appello per un Johnson allucinato senza pasticche, da rivedere volentieri l'ottimo Beard di antidepressivi visivi e notably la prominenza britishcfiana di Hannah Murray.
Regìa 5,5: lontani i tempi dei Ring Jap e Usa, Nakata è uno degli anelli deboli della pellicola, pause eccessive e sfilacciamenti trascinati, semplici messe in scena logicamente banali per momenti topici.
Scenografia 6,5: Chalk Farm il contraltare camdeniano al posh notoriomente di moda, gli interni curati di letti dorati e pareti verdi, personaggi di pongo e telecamere televisive.
Cast 6: la bocciatura è senza appello per un Johnson allucinato senza pasticche, da rivedere volentieri l'ottimo Beard di antidepressivi visivi e notably la prominenza britishcfiana di Hannah Murray.
Regìa 5,5: lontani i tempi dei Ring Jap e Usa, Nakata è uno degli anelli deboli della pellicola, pause eccessive e sfilacciamenti trascinati, semplici messe in scena logicamente banali per momenti topici.
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