martedì 17 gennaio 2012

Cinema americano/127 ore




Sceneggiatura 4: pretenziosamente impensabile, intrattenimento snervante quasi pubblicitario, trascinamento annacquato verso l'unico possibile esito, i flash-back puerilmente asserviti al lieto fine corale.
Scenografia 7: la bellezza mozzafiato dei canyon dello Utah, magistralmente ripresi a volo d'uccello e con il giusto contorno di nuvole e cieli azzurri.
Cast 6: Franco buon americano medio a coca cola e attività fisica, il suo realismo minimo è più accentuato nel flirtpersonaggiare iniziale che nelle pseudo drammatiche autoriprese con una telecamera malgestita.
Regìa 5,5: Danny boy e le autocitazioni iniziali di un trademark fortunato di milionari scozzesi, schermo tripartito, velocità massima, colori sgargianti, ma ecco che la pantomima dell'eroe presunto non stimola le staminali registiche in un polpettone scontatamente scordato (geniali le tre persone che corrono in aiuto all'unisono, che neanche nei film autoprodotti...).

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