martedì 17 gennaio 2012

Cinema sudafricano/District 9





Sceneggiatura 9,5: una summa di fantascienza allo stato purissimo, la brutalità dei tempi della 'città più pericolosa del mondo', la convivenza tra umani e alieni di nuove minoranze e nuove manifestazioni per i diritti, un ONU che ha gettato la maschera della parvenza in un mondo più reale di ogni aspettativa. Un filo di convenzionalità nell'allungare il finale (già scritto e memorabile) attraverso combattimenti leggermente ridondanti.
Scenografia 8,5: Joburg riluce di grattacieli all'obbrobrio e ben note baraccopoli, nell'accettazione di gloria di una metropoli l'icona immediata dell'astronave aliena, anch'essa aggiornata dall'ingenuità fantastica del ritocco al computer.
Cast 7: la gang che campa di armi, droga e hamburgher alieni ha una sufficiente caratterizzazione sudafricana (alimentata dalla musica di sottofondo), ed è bravissimo Copley nel recitare l'afrikaneer di un secondo apartheid.
Regìa 9: un mockumentary che non stanca mai, sempre puntuale dalle prime breaking news alle edizioni straordinarie della partenza dell'astronave, riprese brevissime sempre in grado di minimizzare l'impatto della finzione con inquadrature che scioccano visivamente lo spettatore. E nell'uovo di Colombo l'esordiente Blomkamp trova modo di rinnovare anche il mito spielberghiano di ET con il padre e il figlio della galassia perduta dei gamberoni creduloni.

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