martedì 17 gennaio 2012

Cinema venezuelano/La Virgen Negra





Sceneggiatura 6,5: una bilancia che non sa posizionarsi tra il reale e la finzione, la magia in aggiunta a un tono languido da commediola sentimentale con insoliti protagonisti femminili e una svolta imprevista verso il drammatico.
Scenografia 5: la sabbia delle barche che partono è troppo illuminata dalla luce falsa di una battigia di plastica, di un bar costiero qualsiasi, di scuole di lavagne che ostentano la sicurezza universale di un dopoguerra ocrato.
Cast 4: Carmen Miranda predica nel deserto, assecondata dalla gloria locale Angelica Aragon, la sicumera della produzione nel vidimare le scene girate dal resto del cast (a dir poco scoordinato, cit.) apprezzabile dopo appena cinque minuti di proiezione.
Regìa 6: uno stile di promesse da mantenere, puntuale viene la climax finale, lunghi momenti di introspezione nella cultura nazionale venezuelana (Caraqueno no puedes serlo nunca, porque no naciste en Caracas, cit.).

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