martedì 17 gennaio 2012

Cinema americano/The social network

 


Sceneggiatura 5-: l'importanza storica del plot resa in maniera puerile, assente l'introspezione a favore di siparietti sentimentali, la realtà dei fatti distorta dai soliti finali di scritte riepilogative.
Scenografia 5: un'America banale e trita, la neve sul mattonato bostoniano, un grattacielo peculiare per SF e la California, interni di taxi newyorkesi.
Cast 5: passabile la nerdosità zuckerbergiana dell'Eisenberg di eccessive nomination, Garfield non può essere un brasiliano, Timberlake di fatto non può essere un attore.
Regìa 5: Fincher prosegue con i toni bui di Benjamin Button, la linearità spezzata senza alcun effetto riconoscibile, l'opinabilità dei cliché sui college americani data ancora in pasto a quel pubblico che non si pone domande.

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