martedì 17 gennaio 2012

Cinema americano/The blind side





Sceneggiatura 5: toni di melodramma addomesticato, il buonismo unico grande protagonista, poteva e doveva esserlo lo sport, canovaccio più che usuale per la solita saga made in USA.
Scenografia 7: Atlanta dissimulata di quartieri periferici a mansions nere abbattute e negozietti di miserabilie martiane ancora una volta ghettizzate, l'altro lato della medaglia elegantemente rilucente di college a mattoni e cupole bianche.
Cast 7: l'esordiente (Quinton Aaron, n.d.b.) che recita quasi se stesso ha movimenti giusti e tecnica da affinare, unirsi al coro acclamante la stakanovista Bullock un obbligo doveroso.
Regìa 5: qualche estetismo lascia lo spiraglio aperto a Lee Hancock, prevalentemente seduto sui manierismi tipici di Hollywood tra interludi musicali, scene da famigliola felice e finali di vita vera.

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