martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/The Red Shoes




Sceneggiatura 6,5: è lo stesso regista Yong-kyun Kim a rileggere in chiave horror la fiaba d Hans Christian Andersen: chi s trova a indossare le fatidiche scarpe 'rosse' viene posseduto da varie forme d negatività. Le scarpe incarnano l'avidità femminile, che scatena l'ossessione del dominio. Mancano un po' d colpi d scena e d intermezzi paurosi x un film del genere.
Scenografia 7: come sempre ai direttori orientali bastano poche pennellate x descrivere magnificamente i luoghi.  Splendide se pur irrealistiche le locations nella capitale koreana (la metropolitana, il centro commerciale, la prima xife della scuola d danza).
Cast 7: il livello è infinitamente suxiore agli analoghi prodotti americani: Hye-soo Kim (cf, n.d.b.) offre una xformance d tutto rispetto nel ruolo della madre progressivamente ossessionata, né è da meno la piccola Yeon-ah Park nel ruolo della figlia posseduta dal demone delle pink shoes.
Regìa 6,5: inquadrature quasi fotografiche e ben noti ritmi lenti, secondo il solito canovaccio dei thriller asiatici. Certo, i corridoi deserti, i fantasmi dai capelli lunghi e le luci che lampeggiano a lunga andare potrebbero stufare anche il + fedele appassionato d questo genere d film.


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